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Federal Reserve System, Friedrich von Hayek, Gary North, Massimo D'Alema, Partito Democratico, Popolo delle Libertà, Romano Prodi, Silvio Berlusconi
Come più volte detto da fior di romanzieri, la realtà supera l’immaginazione più fervida. In questi casi, la tentazione è ammettere di non aver capito niente di quello che ti sta succedendo attorno, sedersi da qualche parte ed aspettare. D’altro canto, di questi tempi, non è che ci sia molto altro da fare.
Rimanda oggi, rimanda domani, i giorni diventano settimane e le settimane quasi mesi. Nella gestione dei blog come nella vita le cose vanno spesso così. Quando poi ci si mette anche la tecnologia ad ostacolarti, la voglia di mandare tutto a ramengo sembra irrefrenabile. Il mio ultimo post, ottocento parole faticosamente scritte tra mille dubbi e ripensamenti è stato bellamente distrutto da questo simpaticone di WordPress.com, per qualche ragione sconosciuta.
Bene, versione super-ridotta, che forse è meglio. Il sottoscritto ha più di qualche dubbio sull’utilità di continuare in questa impresa. Il tempo è quello che è, ma con un minimo di impegno si potrebbe anche cercare di aggiornare più spesso, magari con qualche commento invece delle solite, dispendiosissime, traduzioni. Quella che manca è la voglia.
Insomma, il resto del mondo sembra intenzionato a correre a perdifiato verso il precipizio, incurante di chi, come Gary North nell’ultimo numero della newsletter “Reality Check”, che come al solito vi consiglio vivamente di leggere, continua a ripetere che le “ricette” che i burocrati altolocati e sommamente irresponsabili che dirigono il sistema monetario e creditizio mondiale si preparano a mettere in atto non faranno che peggiorare la situazione, rendendo il patatrac ancora più inevitabile.
Intere nazioni si ostinano a compiere sempre le scelte sbagliate, consegnando la propria libertà e quella dei propri figli, nipoti e bisnipoti nelle mani di gente che non vede l’ora di comandarli a bacchetta senza nemmeno far finta di essere in una democrazia (la conferenza odierna nella quale Prodi, D’Alema e compagnume vario si dichiaravano “interessati” al sistema politico cinese mi sembra una evidente dichiarazione d’intenti, stile ‘Mein Kampf’, per intenderci).
Gente una volta ragionevole che, probabilmente a causa di frequentazioni sbagliate o sinistrismo di ritorno o semplice prostrazione da palude italiota, diventa sempre più la parodia di sé stessa, ripetendo a pappagallo le parole d’ordine imposte dal pensiero unico ancora dominante.
Una “classe dirigente” che usurpa il posto alla destra vera, quella liberale, capitalista, pro libero mercato ed a favore della responsabilità personale di ogni individuo (sì, insomma, quella che in un paese serio si potrebbe anche chiamare conservatrice) e sembra aver venduto il proprio futuro all’ennesima trovata miracolistica di un vecchio entertainer ora-e-sempre-socialista.
Insomma, in un panorama del genere, a cosa potrebbe mai servire una piccola, inascoltata e solo occasionalmente coerente voce come quella dell’Apolide? Di fronte al disfacimento generale che mi circonda, sono una volta tanto senza parole. A questo punto chiedo consiglio ai pasdaran dell’antro e a chiunque ha avuto la cortesia di passare di qui. Continuare a commentare l’esistente o dare per scontata la catastrofe ed iniziare a pensare all together a come mettere in salvo il salvabile? A voi l’ardua risposta.
Umberto ha detto:
non ci pensare nemmeno. se chiudi il blog organizzo una squadraccia di gentaglia di sinistra e veniamo lì a tatuarti in fronte il che guevara. vedi tu … 🙂
apolides ha detto:
Non mi sono spiegato. Chiudere il blog, dopo l’inaudita fatica che mi è costato sarebbe veramente una roba da auto-rinchiudersi nel più vicino matticomio. Solo che, ogni tanto, viene da domandarsi per quale caspita di motivo ci si affanni tutti così tanto a far cambiare idea a persone che sembrano felicissime di farsi mettere le catene al collo…
CMan ha detto:
Probabilmente finiremo sotto questa democrazia “limitata”. Spero che tu continua a tenerci informati e non perdere lucidità. Complimenti per l’impegno che stai dedicando.
apolides ha detto:
Grazie a CMan per le gentili parole ma “impegno” è un parolone grosso, specie dopo quasi tre settimane di latitanza. Per uno che postava uno, spesso DUE volte al giorno, con tanto di traduzioni belle corpose frutto di incursioni sul web anglosassone, questi post sembrano veramente una vergogna. D’altro canto, quando, come oggi, si ritorna in casa dall’ufficio alle quattro di mattina (lunga storia che forse racconterò domani/oggi, visto che le disavventure tragi-comiche dell’Apolide vanno sempre di moda), la voglia di mettersi a RI-lavorare è davvero molto poca.
Sulla democrazia “limitata”, più che vado avanti più che la penso come Panfilo Gentile: per risolvere le cose bisogna cancellare il suffragio universale. Il voto ci si merita, bisogna guadagnarselo, altrimenti non ci libereremo mai di chi corrompe emeriti imbecilli promettendogli soldi (NOSTRI) in cambio di voti. Ma questo non si può dire, vero?
MauroLIB ha detto:
Apo, ma che cavolo dici? Non t’azzardare a deflettere.
Continua a rompere le palle col tuo blog che poi io lo leggo (insieme ad altri) e rompo le palle a mia volta a chi mi capita a tiro.
Vedi, ci sono tanti imbecilli in giro che è come lavare l’asino col sapone, ma ce ne sono anche tanti che non capiscono ma ‘sentono’ che le ricette degli imbecilli di cui sopra non funzionano e non funzioneranno. A costoro io rompo le palle. Mica mi danno ragione (almeno non subito), ma vedo che ci riflettono. E a me basta. Sono sempre di più. Questo ce tocca. Gutta cavat lapidem.
Sursum corda.
Oggi mi sento particolarmente ‘cives’ … :))
apolides ha detto:
Ok, d’accordo, non mi azzardo (^_^)
Toccherà continuare a “cavare” a guisa di goccia i crani di certa gente, particolarmente resistenti alle idee che non conducano direttamente alla parola “gratis”.
Però, gente, ci vuole una pazienza con certi personaggi…
Comunque, ora e comunque, cives romanus sumus, anche a queste latitudini iperboree.
Saluti da Londinium!
LucaS ha detto:
Non mollare! E comunque il castello di carta delle banche centrali, degli stati e della UE sta cominciando a venire giù…. guarda la Grecia per esempio… In America e in UK qualche risultato comincia ad esserci… insomma non sarei cosi pessimista! La cosa frustrante semmai è la situazione italiana ma grazie a dio presto ci libereremo di Berlusconi e della sua corte… e cmq tu adesso 6 in Inghilterra e per tua fortuna non devi sopportare queste miserie. Qui da noi per mille motivi il pensiero liberale fa una fatica pazzesca anche solo a farsi conoscere, a far sapere che esiste… per es. adesso ci sono i referendum e cerco di spiegare ad amici e conoscenti che è normale che la bolletta dell’acqua aumenti con i privati e che non si tratta affatto di un furto! visto che oggi la bolletta non copre nemmeno il costo operativo del servizio (figuriamoci l’ammortamento degli investimenti su una rete piena di buchi) e che la differenza la paghiamo comunque con le tasse…. ma niente nessuno riesce a capirlo e si che non è complicato!!! Addirittura quasi nessuno ha capito che non è l’acqua in sè ma il suo trattamento e distribuzione ad essere privatizzate… è come parlare ad un muro… per non parlare poi delle cazzate allucinanti che ci propinano i media sul nucleare e sulla truffa delle rinnovabili. C’è troppa ignoranza sulle materie economiche, finanziarie e tecnologiche grazie soprattutto alla mitica scuola pubblica che invece ti insegna (bene che vada) greco, latino, filosofia, religione, letteratura, ginnastica…. tutto tranne quello che serve sul mondo del lavoro! La destra che dici tu, a cominciare da Berlusconi, è figlia di questa ignoranza! Ecco perchè diffondere conoscenza come fai tu è la cosa in assoluto più importante! Per es. io alcuni anni fa non conoscevo queste cose e senza internet, l’università e i blog non le avrei mai sapute e sarei rimasto uno statalista in buona fede come moltissimi altri… saranno anche pochi ma qualcuno lo “salvi”!
apolides ha detto:
Speriamo che serva a qualcosa, caro LucaS – lo sconforto però è davvero tantissimo. Talvolta vorrei tanto vivere nell’ignoranza assoluta e non sapere che le cose stanno per andare a ramengo. Sarebbe tanto semplice preoccuparmi della promozione al lavoro, di metter su casa, di cercare di crearsi un piccolo nido tutto comfort e sicurezza ma come si fa, onestamente, a pensare a queste cose quando è ormai CERTO che di qui a pochi mesi/anni Dio solo sa cosa succederà? Insomma, non vorrei fare il solito uccello del malaugurio, ma soluzioni ragionevoli e probabili ne vedo davvero poche in giro…
Francesco Antonio Perdona' ha detto:
vietato andarsene
apolides ha detto:
Questo per principio – grazie di avermelo ricordato… periodo complicato, questo. Meno male che, ogni tanto, ci sono i Mavs a tirarmi su di morale (^_^)
MauroLIB ha detto:
Ti capisco Luca. Sulla questione referendum acqua è una cosa avvilente. Sembra di parlare con una nazione di comunisti. In realtà non sono tutti comunisti. La stragrande maggioranza ha solo il cervello di una capra. Tu mi dirai che è la stessa cosa. Non del tutto.
Avere un cervello ovino è condizione non sufficiente per essere comunista, ma è certamente necessaria.
Ma quant’è facile metterlo in … saccoccia a un popolo del genere! 😦
Però non scriviamolo sennò Apo s’incazza e non pubblica più niente 🙂
apolides ha detto:
Non ti preoccupare dell’Apolide – è nel suo angolino a rimuginare. Ogni tanto si sveglia, lancia qualche imprecazione invereconda e ritorna a meditare. Chissà cosa gli passerà in quella testaccia dura. Il sottoscritto, invece, è più svagato del solito. Sarà che inizio a vedere le vacanze alla fine del tunnel?? Mah…
rerummearumfragmenta ha detto:
Direi “continuare a commentare l’esistente”. Secondo i tuoi ritmi di ora e di domani; senza pressioni, soprattutto quelle che nascono da dentro e che spingono sempre a dare di più di quel che si può dare. Mi permetto il consiglio, anche se ti leggo da pochissimo.
rmf
apolides ha detto:
Prima di tutto, complimentoni per il nick, veramente spettacolare!
Secondo, benvenuto nell’antro! Lietissimo che abbia deciso di uscire dal lurkaggio (ma sarà una parola? Boh!).
A questo punto mi inchino al plebiscito. Il problema sarà non sentirsi un frammento di escrementi bovini quando i ritmi assurdi toglieranno le energie per scrivere qualcosa di vagamente sensato.
rerummearumfragmenta ha detto:
Grazie, per il benvenuto e per i complimenti al nick (molto molto, e di cuore) 🙂
L’uso di “lurkaggio” per significare l’atto del “lurkare” dovrebbe essere già legale. Quanto al sentirsi frammento, non dirlo a me! 😉 Però leggo che hai le vacanze in vista, e questo sì che sembra molto sensato…
apolides ha detto:
Speriamo, di solito detesto le vacanze perché me ne succedono di tutti i colori e torno al lavoro più stanco di quando sono partito. Mi auguro che stavolta vada diversamente per due semplici ragioni:
1) il clima anglico mi sta dando ai nervi. Oggi ha piovuto, poi vento, freddo, poi sole e caldo, poi di nuovo pioggia a catinelle, poi di nuovo sole, poi freddo appena calato il sole. Quasi quasi rimpiango le mie ‘permanuvole’ francofortesi.
2) oggi ho lasciato l’ufficio alle 22:45, domani mattina alle 6:50 rientro in servizio. Insomma, va bene che mi piace lavorare, ma c’è un limite a tutto.
3) dopo cinque mesi tiratissimi, una settimanetta di riposo mi sembra il minimo.
oriana ha detto:
MA C’E’ ANCORA GENTE DI BUON SENSO IN ITALIA (in occidente) ? il buon padre di famiglia che fine ha fatto? ci stiamo avvitando verso il baratro senza neppure rendercene conto?come tutte le grandi civiltà IL DECLINO E’ IRREVERSIBILE?CAPISCO CHI VUOLE MOLLARE, QUELLO CHE VEDO E SENTO TUTTI I GIORNI E’ DEPRIMENTE, MI FA SCOPPIARE LA TESTA, NON SEMBRA NEPPURE REALE TANTO E’ INCREDIBILMENTE FALLACE. STIAMO PER PERDERE TUTTO E CONTINUIAMO A PERDERCI ED A CREDERE IN FESSERIE ABNORMI.
MA COME SI PUO’ CREDERE IN CHI STRAPARLA SU TUTTO ED IN OGNI DOVE E CAPISCE SOLO IL PROPRIO TORNACONTO. SPERO CHE SI RICOMINCI AD USARE IL CERVELLO PER RAGIONARE E NON PER ABBEVERARSI DI TUTTO CIO’ CI VIENE AMMANSITO DALLE TELEVISIONI, GIORNALI ETC..
AL SOLO PENSARCI MI VIENE DA RIMETTERE.
apolides ha detto:
Verrebbe da dire, “Benvenuta nel club dei disgustati perenni”, cara Oriana (il benvenuto di prammatica nell’antro, ovviamente, era implicito).
Purtroppo non riesco più a capire come ragioni certa gente, devo aver perso da parecchio tempo il polso dell’elettorato (il che spiegherebbe la fine prematura della mia esperienza in politica).
Come al solito sono a corto di risposte. Di fronte al disastro imminente, non riesco nemmeno a divertirmi prendendo in giro chi continua a ballare sul ponte del Titanic. Sono veramente senza parole, il che, per chi mi conosce un minimo, dovrebbe far capire il mio stato di shock…
rmf ha detto:
Mi sembra un’ottima base di partenza per scappare e per vacanze che funzionino… a meno che tu non abbia deciso di spendere la settimanetta in Alaska a fare trekking e con pochi panni indosso, così da godere del freddo! 🙂 A parte gli scherzi: le vacanze alle volte stancano parecchio, hai ragione, ma poi gli effetti si vedono. Funzionano come le pillole a rilascio lento: non ti è mai successo?
apolides ha detto:
Macché Alaska, ritorno al paesello per un paio di compleanni di famiglia (sai il divertimento) ma soprattutto per prendere il mio scooterone, traversare l’Europa da parte a parte e liberarmi dalla dittatura dei trasporti pubblici londinesi (il che, per chi lavora fino a tardi/tardissimo come il sottoscritto, è una gran cosa). Sarà per questo che non riesco ad entusiasmarmi?
rmf ha detto:
Effettivamente come non darti ragione? Però rimane più che valido il fatto che i benefici delle vacanze li sentirai poi: avere lo scooterone a Londra e affrancarsi dai mezzi pubblici sembra una gran cosa (cerco di vedere il lato buono, dai… In ogni caso: buone vacanze, quando verranno 😉 )
apolides ha detto:
Meno otto e rotti… non mi metto a contare le ore per non sembrare patetico.
Silvio ha detto:
Caro Luca, c’era una volta uno la cui voce gridava solitaria nel deserto, ma poi qualcuno ha continuato il lavoro e le voci sono diventate tante. Tra poco sarà il 4 luglio, quelle idee prima di essere messe per iscritto e diventare patrimonio di tanti, fuono portate avanti da pochi coraggiosi. E’ vero il leviatano si espande un po’ ovunque, ma chi conosce il futuro? Restringendo il discorso all’Italia, rileggiti i risultati delle elezioni negli anni ’70: la quasi totalità della sinistra aveva i soviet come modello, dall’altra parte un partito conservatore come tu l’hai descritto nemmeno esisteva! Certo, in effetti nemmeno oggi nei contenuti esiste, però…. Non guardare se siamo pochi o tanti, un uomo per agire ha solo una bussola: fare ciò che ritiene giusto. Se sei stanco riposati, poi facci un fischio per dire: sono tornato!