Tutto il mondo parla dell’esecuzione di un pazzo scatenato che ormai quasi nessuno ascoltava più, nemmeno nella tanto temuta “strada araba”. Da queste parti, invece, si parla delle cose che contano davvero: il futuro dei media, dell’informazione e della libertà. Don’t believe the hype. Never. Continua a leggere →
Lo scontro frontale appena vinto in Wisconsin non ha che mandato in overdrive la macchina dell’odio sinistra, che sembra ringalluzzita. Qualcuno inizia a domandarsi se non stia succedendo l’opposto tra i patrioti del Tea Party. Domanda legittima e quantomai preoccupante, purtroppo. Continua a leggere →
Il servizio di informazione libera, liberale, liberista, libertaria e (molto poco) libertina fornito da questa emittente è stato interrotto a causa di difficoltà tecniche del fornitore di servizio di hosting dell’emittente… ma chi prendo in giro?! La verità è che a bloccare il tutto è stata una crisi intestinale acuta del gestore del servizio dovuta alla reintroduzione del Fondo Unico per lo Spettacolo tramite aumento delle accise sulla benzina nella penisola dei caciocavalli. Cercasi volontari emigrati-esiliati disponibili a formare un’armata di neo-Landsknecht, una condotta stile Giovanni dalle Bande Nere e calare ululanti dalle Alpi per riportare un minimo di buonsenso eiettando dalle poltrone troppo comode un numero indefinito di cialtroni senza ritegno. Paga non meglio definita, bottino di guerra immateriale, Nostra Signora Libertà. Licenza di schiaffeggiare ripetutamente e violentemente personaggi sinistri che infestano giornali, televisioni et similia inclusa. Application nei commenti, astenersi perditempo.
Quando il sottoscritto se la prende con Obambi, tutti a dire che sono fissato. Quando a criticarlo sono i sinistri, perché non si decide a gettare nel precipizio gli Stati Uniti, tutti zitti e buoni. In ogni caso, Odumbo è in caduta libera. Il che vuol dire solo una cosa: grossi guai in arrivo. Continua a leggere →
Grandi disastri, grandi spese, grandissime mangiatoie per i furbetti di ogni latitudine e gli sciacalli che li attorniano da sempre. Che sia per questo che tutti i media del mondo non riescono proprio a spegnere le telecamere quando c’è un qualsiasi disastro ‘commercialmente’ sfruttabile? Saperlo… Continua a leggere →
Il mondo è col fiato sospeso per eventi che non capisce, che gli fanno una gran paura e che vengono strumentalizzati ad ogni piè sospinto. Altrove, invece, gente preparata, seria e determinata continua a fare il suo lavoro quotidiano, nel mestiere più antico del mondo: quello della guerra. Continua a leggere →
Il mondo va in fiamme e tutti gli occhi sono puntati sulla Cirenaica. Giusto, forse, ma nessuno pensa alla povera Lara Logan, brutalizzata in maniera indicibile da qualche bravaccio mandato da chissà chi in piena Midan Tahrir. Sempre la solita storia. Hai un problema? Dagli al giornalista! Facile, no? Continua a leggere →
Dopo il trionfo alle mid-term, la marea dei deputati statali del Tea Party passa dalle parole ai fatti. In Ohio si discute di vietare ai dipendenti pubblici di formare sindacati e qualsiasi forma di contrattazione collettiva. L’uovo di Colombo, non vi pare? Qualche volontario per proporlo anche in Italia? Continua a leggere →
Tutti si affannano a cercare di capire qualcosa del crollo repentino del regime di Hosni Mubarak, ma forse non si accorgono che tale rapidità è stata dovuta al fatto che l’esercito gli ha tolto la fiducia. In Egitto chi comanda davvero sono le forze armate. Che non ne vogliono sapere di mollare il potere. Continua a leggere →
Per la serie, non sempre l’erba del vicino è più verde, ecco un programma televisivo così trash da far impallidire gli specialisti del piccolo schermo nostrano. Roba da far drizzare i capelli. Povera Inghilterra. Se noi siamo messi male, loro c’hanno grossissima crisi… Continua a leggere →