Tutti a dire che la situazione è pazzesca, che non se ne esce, a strapparsi i capelli. A casa mia, quando le cose sono complicate ci si siede a tavolino e si mette le cifre nero su bianco. Tutti si guardano bene da farlo. Fino ad oggi, almeno, quando a fare i conti ci si è messo mezzo Tea Party Italia. Numeri dopo il salto e non sono per niente simpatici. Continua a leggere →
Non c’è cosa più difficile al mondo che ammettere di aver preso una cantonata epocale senza ridursi all’auto da fe che i sinistri pretendono per riammetterti nel consesso delle personcine perbene. Prima o poi anche il liberal-conservatore più tollerante e pacifico finisce col perdere la pazienza. Continua a leggere →
Ready or not, ecco il patatrac. L’Itaglia dei privilegiati, dei furbi, dei figli di, sta marciando allegramente verso il baratro, proprio nel momento peggiore possibile, vicino alla pausa estiva che di solito ferma qualsiasi forma d’attività. Eppure, da che mondo è mondo, le rivoluzioni avvengono d’estate… Continua a leggere →
Ogni qual volta si prova a proporre qualsiasi riforma in senso liberale, giù piovono commenti tipo “troppo estremo” o “il popolo italiano è comunista dentro”. E se il liberalismo in Italia non fosse un’utopia? Parliamone. Sul serio. Prima che sia troppo tardi. Continua a leggere →
Uno dei riti degli esiliati-emigrati è il ritorno a “casa”, luogo quasi mitico. Anche l’Apolide si è deciso a sottoporsi a questo supplizio. I risultati farebbero felice qualsiasi dottore. A parte questo, c’è spazio anche per qualche riflessione non particolarmente allegra, as usual. Continua a leggere →
Mentre in Itaglia si balla, si ride, si parla del più e del meno, le nubi nerissime addensate all’orizzonte stanno già scaricando i primi lampi d’avvertimento. Eppure da noi nessuno sembra in grado di guardare più in là del suo naso. E pensare che l’iceberg è pure bello grosso. Continua a leggere →
Dopo il pastrocchio immondo avvenuto nella penisola dei caciocavalli (con tutto il rispetto per i caciocavalli e chi li fa) forse è il caso di farsi qualche domanda scomoda. Ad esempio, perché noi liberali continuiamo imperterriti a farci del male da soli? Tutti peggio di Tafazzi? Continua a leggere →
Come più volte detto da fior di romanzieri, la realtà supera l’immaginazione più fervida. In questi casi, la tentazione è ammettere di non aver capito niente di quello che ti sta succedendo attorno, sedersi da qualche parte ed aspettare. D’altro canto, di questi tempi, non è che ci sia molto altro da fare. Continua a leggere →
Nonostante tutta la buona volontà, l’eco dei risultati delle elezioni amministrative è giunto anche nell’antro reale dell’Apolide, producendo sconvolgimenti inaspettati per chi ha evitato accuratamente di leggere una sola riga di quello che stava succedendo. Riflessioni amare inevitabili. Continua a leggere →
Il servizio di informazione libera, liberale, liberista, libertaria e (molto poco) libertina fornito da questa emittente è stato interrotto a causa di difficoltà tecniche del fornitore di servizio di hosting dell’emittente… ma chi prendo in giro?! La verità è che a bloccare il tutto è stata una crisi intestinale acuta del gestore del servizio dovuta alla reintroduzione del Fondo Unico per lo Spettacolo tramite aumento delle accise sulla benzina nella penisola dei caciocavalli. Cercasi volontari emigrati-esiliati disponibili a formare un’armata di neo-Landsknecht, una condotta stile Giovanni dalle Bande Nere e calare ululanti dalle Alpi per riportare un minimo di buonsenso eiettando dalle poltrone troppo comode un numero indefinito di cialtroni senza ritegno. Paga non meglio definita, bottino di guerra immateriale, Nostra Signora Libertà. Licenza di schiaffeggiare ripetutamente e violentemente personaggi sinistri che infestano giornali, televisioni et similia inclusa. Application nei commenti, astenersi perditempo.