Proprio mentre l’Apolide stava festeggiando a modo suo la festa più importante dell’anno (il 4 luglio, compleanno della libertà in tutto il mondo), l’amico Paolo della Sala ha pensato bene di rovinare tutto con una notizia ferale. Il Legno Storto, uno dei giornali online più apprezzati dalla parte seria della blogosfera, starebbe per chiudere dopo l’ennesima querela frivola dalla toga rossa di turno, ansiosa di uccidere un altro pezzo dell’informazione italiana libera. Il post dei deus ex machina del Legno Storto è veramente agghiacciante nella sua sobria eleganza. Per una volta, sono senza parole – ne avrei parecchie, ma preferisco pensare a come reagire.
Che l’uso della querela come arma definitiva contro l’informazione libera sia il pericolo più grande per la libertà di stampa in questo paese, non è né una novità né una grande rivelazione. Visto che la rivoluzione informatica consente a chiunque di fare informazione con un modesto impegno finanziario, ma solo con tempo, volontà e capacità, lo status quo rischiava di trovarsi a mal partito. I miliardi di euro sperperati per mantenere in piedi redazioni pletoriche piene di figli di, famigli e raccomandati di questo o quel capataz politico rischiavano di finire nella spazzatura, sommersi dall’orda selvaggia dei liberi pensatori dotati di tastiera e connessione internet.
Come reagire? Metodo maoista, colpirne uno per educarne cento, magari uno di quelli seri, equilibrati e competenti, per convincere tanti altri giornalisti esclusi dalle sacre stanze dell’informazione ufficiale che accendere il computer e sforzarsi di dare notizie vere, commenti seri od analisi di esperti non prezzolati non sia così semplice o innocuo come credevano.
Fai bene il tuo lavoro? Dai noia a qualcuno? Che ci vuole? Basta una bella querela pesante, un paio di toghe amiche ed il gioco è fatto. Visto che solo chi ha alle spalle i poteri forti può permettersi di pagare risarcimenti del genere e che, almeno da noi, assicurazioni professionali contro questa minaccia vigliacca e totalitaria non se ne vedono neanche col cannocchiale, l’unica scelta è quella di appendere la tastiera al chiodo e lasciar campo libero agli spregevoli pennivendoli che occupano militarmente i media italiani.
Dobbiamo forse accettare questo vergognoso ricatto e lasciare che una delle voci libere ed interessanti della blogosfera venga costretta al silenzio? Per come la vedo io, nessuno di noi può permettersi di chinare la testa. Ne va della libertà della rete, del futuro della nostra civiltà e della nostra stessa dignità di operatori dell’informazione.
Ora basta. Il ricatto non può continuare, bisogna tracciare una linea sulla sabbia e dire “non oltre”. Come fare? Reagire, ma reagire sul serio, non con lettere di supporto, post pieni di indignazione o supporto nei confronti dei poveri colleghi nel mirino della VERA casta, quella che si riempie la bocca di paroloni come giustizia, uguaglianza e dignità per poi uccellare alla prima occasione chiunque non la pensi come loro.
Come reagire? Mobilitarsi, raccogliere fondi, aprire sottoscrizioni, farsi vedere, mettersi in moto e sfruttare fino in fondo le infinite risorse della rete. Lo schifoso Davigo pretenderebbe centomila euro per risarcire l’offesa alla sua immacolata persona? Raccogliamone duecentomila e trasciniamolo per i capelli fino alla Corte Europea di Giustizia! Se non noi, chi? Se non ora, quando? Alziamoci in piedi e gridiamo forte in faccia ai sinistri che questa volta saranno loro a soccombere, che non riusciranno a silenziare un’altra voce libera dalla rete. Facciamogliela pagare!
Per quanto possa servire, l’Apolide sta con Legno Storto. Non solo in senso figurato, ma anche fisico, morale e finanziario. Volevate una cause cèlebre per mobilitare la blogosfera destra? Eccola qui. Ora basta con i piagnistei, rimbocchiamoci le maniche e saliamo sulle barricate della libera informazione. Prima che sia troppo tardi, prima che dobbiamo nasconderci come i nostri colleghi in Iran, Birmania, Cuba eccetera. Anche d’estate, anche col solleone, serriamo i ranghi ed apriamo i portafogli. No pasaran!
CONCORDO IN PIENO, E VI RINGRAZIO PER LA VOSTRA FANTASTICA, INFORMATISSIMA PAGINA. QUESTA E IL LEGNO STORTO LE PAGINE PIU’ INTERESSANTI E ‘ LIBERE ‘ DEL WEB!
Grazie della fiducia e del supporto per il Legno Storto. Cercherò di fare del mio meglio per meritarmela. ^___^
Massima solidarietà al Legno Storto.
Dove sono adesso tutti quelli che sono andati a manifestare per la libertà di espressione?
Dove è Di Pietro?
Tutti zitti.
Solito doppopesismo italiano dove i moralmente superiori di sinistra possono fare tranquillamente 1000 querele al giorno mentre se avviene l’opposto delitto di lesa maestà e tutti in piazza.
Cosa ti devo dire? Dove sono finiti? Non lo so, dev’esserci da qualche parte un posto dove li ripongono i loro padroni, come con i pacifinti ogni volta che a far massacri non sono gli amerikani o gli “assassini israeliani”. Dalla sinistra mi aspetto sempre e comunque il peggio, quello che mi fa arrabbiare è il silenzio di quel centro-destra che, invece di schierarsi dalla parte della libertà, sceglie sempre di insorgere solo quando ad essere colpiti sono loro o il gran capo. Li prenderei tutti a schiaffoni…
…consolatevi…:FB ha cancellato tutte le applicazioni patriottiche USA, e bloccato i siti, anche quelli della rimembranza e elogio al valore….
Siamo in buona compagnia di sti’ tempi…..
In compenso questi sono ancora aperti..:TURATEVI IL NASO E VEDETE
http://www.facebook.com/pages/SI-TOI-AUSSI-TU-AS-ENVIE-DE-TE-TORCHER-LE-CUL-AVEC-LE-DRAPEAU-ISRAELIEN/133591096655249?ref=mf
Grazie per i complimenti e per la solidarietà! Noi continuiamo a lavorare, voi continuate a sostenerci: chissà che non la spuntiamo.
Un saluto fraterno
Marco Cavallotti
Beh, se non ci aiutiamo tra noi, che futuro potrà mai avere l’informazione libera in Italia? Una cosa è certa: quando c’è da scegliere tra le caste e la libertà, qui si sceglie sempre la seconda. Costi quel che costi.
Tenete duro, mi raccomando.
L’Apolide (Luca Bocci)
siete GRANDI…e insieme al nostro supporto sfegatato….VEDRETE CHE NESSUNO VI TOCCA!!!
(Che bello vedervi insieme , i miei preferiti del WEB!!!)
Provo ad inviare questo per vedere se mi accetti.
Bene, vedo che il mio commento è partito, allora scrivo qualcosa di più chiaro.
Sono una forumista del Legno Storto, amo il giornale perché lo trovo il migliore informatore di ciò che è essenziale, corretto, non inventato né sempre e solo di parte.
Si può definire liberale il Legno ? Non so. Io lo definisco libero.
Credo, caro Apolide, che tu sappia come la libertà sia una catena pesante, ma tanto bella da non sentire troppa fatica a trascinarla.
Se siamo in tanti a caricarcene sulle spalle, potremmo arrivare a volare.
Ambra
Niente da eccepire, cara Ambra (anche se dovresti spiegarmi a chi stai fregando l’account di posta elettronica ^__^). Lieta di averti da queste parti e di stare dalla parte della libertà. Sembra strano, ma qualcuno ha il talento particolare di trovarsi sempre e comunque dall’altra parte della barricata. Dittatori, massacratori, stupratori, non si fanno mancare niente, sempre dalla parte sbagliata.
Ciao, sono ancora io e bisogna che ti dica fino a che punto sia imbranata col computer.
Ho postato i commenti e non ho minimamente pensato che avrei dovuto provvedere a metter in ordine i miei dati. Fortunatamante posso contare su veri amici, che, senza che nulla chiedessi, hanno rimediato per me.
Ora a Linkati2 corrisponde la mia vera e mail, quindi spero finalmente di aver declinato le mie generalità e di ottenere la tua ospitalità. Ambra
Non ho fregato nulla, volontariamente, gli è che sono imbranata, impulsiva e avventurosa, ma gli amici mi conoscono e mi pigliano come sono.
Grazie dell’ospitalità, ma ti prego, perché non vieni sul Legno ? Staremmo più facilmente in contatto e tu potresti arricchirlo.
Ti asperto là, capito ?
Figuriamoci se mi importa della mail che usi… sono solo un vecchio (insomma) impiccione (^__^)
Sono già iscritto al forum del Legno Storto, ma sinceramente allocare il tempo che ho da dedicare alle attività “sociali” sta diventando un’impresa.
Insomma, tra il faccialibro, le traduzioni per il blog (che portano via un quantitativo di tempo non indifferente) e qualche progettino liberal-libertario da fare sul territorio, non è che rimanga molto.
Comunque guarderò di farmi vivo più spesso. Giurin giuretto!
Luca, l’amico che mi ha aiutato, mi scrive perché ti chieda di loggarmi con la mia e mail ambrarosa@alice.it.
Grazie e ciao a presto Ambra
Ce l’ho fatta da sola, perché sono una testarda che non si arrende mai.
Ti sembrerà una cretinata, ma per me il computer è uno sconosciuto col quale tento di trovare un modus vivendi.
Hai sentito parlare di Beppe Mascambruno ? Ecco, lui ti potrebbe dire che essere sono io; lo conobbi a Lucca alla Nazione, l’ho risentito poi, ora è salito in alto e non lo disturberei più, a meno che non si trattasse di una questione vitale.
Ci vieni o no a portare qualche tuo articolo sul Legno ? Non roba d’altri, ma proprio tua. Torna a fare il giornalista e smetti di fare il traduttore..
Ciao Ambra
1 – Bentornata… proprio ora che avevo messo il widget per rendere più facile l’iscrizione (^__^)
2 – Mascambruno non me lo ricordo, ma conoscevo diversa gente alla Nazione di Lucca. Poi, con le tante rivoluzioni degli ultimi anni, li ho persi di vista. I giornali oggi, specie le redazioni locali, sono veri porti di mare…
3 – Articoli sul Legno Storto? Perché no. Appena mi viene in mente qualcosa di interessante, chi devo contattare?
4 – Comunque, visto quello che ci propina la stampa “normale”, anche tradurre gli articoli ha il suo perché. In ogni caso, anche scegliendo cosa tradurre e quando metterlo online si compie un’operazione editoriale. E poi è molto più onesto di quanti prendono lauti stipendi per fare copia incolla da articoli dei giornali oltreoceano. Almeno io sono onesto.
Non ero mica andata via, ti ho cercato per ogni dove. Ora son qui.
Se vuoi scrivere articoli per il Legno li mandi a Cavallotti qui:
cavallotti@legnostorto.com e redazione@legnostorto,com, naturalemte presentandoti come sostenitore del Legno, ma sarai certamente ben accolto.
Chi hai conosciuto a Lucca, forse Mandoli ?
Conosci a Pontedera Simona Ferrucci o Alessio suo fratello ?
Hai ragione anche per gli articoli dall’estero e non è detta che alcuni non possano interessare anche a Cavallotti.
Anzi, perché non ti ci metti in contatto, dicendo proprio che te l’ho suggerito io qui sullAntro dell’Apolide ?
Teniamoci in contatto Ciao Ambra
Grazie dei contatti per il Legno Storto: saprò farne buon uso.
Temo che i miei contatti alla Nazione risalgano a qualche annetto fa (beh, facciamo un decennio e passa… oh Signùr come mi sento vecchio!) e ormai non conosco nessuno di “quelli nuovi”. Mi sono dimenticato anche i nomi di quei pochi giornalisti che collaboravano con me ai tempi dell’Opinione di Pisa Lucca Livorno (imperdonabile). E poi uno si chiede perché non abbia sfondato…
A parte tutto, sicuramente mi terrò in contatto. Grazie ancora dei commenti e di leggere questo modesto blogghettino (=^__^=)